Settimana lavorativa #136

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21/05/07 Venerdì è stato eletto il nuovo amministratore delegato di Siemens. E' Peter Loescher, austriaco, ex-capo del colosso farmaceutico Merck.

Infatti, dopo che Kleinfled ha saggiamente evitato di farsi rinnovare il contratto a causa del colossale scandalo tangenti, il posto era vacante. Il nuovo AD era da trovare entro la data di fine mandato, il primo Ottobre nel caso specifico.

Si sono mossi più in fretta di quello che pensavo. Il che la dice lunga su quanto velocemente vogliano dimenticare questa pagina amara. E' probabile che qualche altro big manager lasci, direi. Meglio, ci sono più speranze che ad alto livello la situazione migliori.

Come interpretare questa investitura? I giornali evidenziano il fatto che per la prima volta sia stato eletto uno "straniero", cioè non-tedesco (Loescher è austriaco) e non-Siemens (tutti i predecessori venivano "dal basso" come interni).

Non mi sembra una svolta importante da questo punto di vista: personalmente trovo molto più dirompente il fatto che culturalmente il nuovo AD sia estremamente diverso dai suoi predecessori.

Per culturalmente intendo dire cultura aziendale: viene da un business completamente diverso, e da logiche aziendali diverse. Attenzione ai termini: ho detto diverse, termine che significa "non uguale", e non specifica al suo interno nessuna relazione d'ordine "migliore|peggiore". Vuol dire un mix di punti positivi e negativi diversi rispetto al passato.

L'accoglienza sulla stampa, a parte l'accento sulla novità, è freddina. E' tutto da vedere come si integrerà un persnaggio del genere in un monolito come Siemens. Chi cambierà di più, la Siemens o l'AD? In peggio od in meglio? Mah...

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